Si parla molto spesso dell’addio definitivo dal mercato di auto a diesel e benzina, ma grazie a questo carburante le cose possono cambiare.
In Italia e non solo si parla molto spesso e sempre più frequentemente dell’addio di automobili alimentate a diesel e a benzina, inteso come il pensionamento di determinate vetture in favore della definitiva ascesa delle automobili elettriche o di quelle alimentate dalle nuove tecnologie.
Ciò significa che il diesel e la benzina spariranno davvero nel 2035? Non proprio, ma sicuramente da quel momento in poi – secondo la volontà dell’Unione Europea e gran parte degli USA – cesserà la produzione di questi determinati modelli a quattro ruote.
Tuttavia, non è ancora detta l’ultima parola. A quanto pare, infatti, le vecchie automobili potrebbero continuare a circolare grazie a un carburante in particolare. Sembra incredibile, ma allo stesso tempo è tutto tranne che impossibile. Approfondiamo allora e cerchiamo di capire qualcosa in pià a riguardo.
Auto a diesel e benzina: questo carburante potrebbe tenerle in vita
Una cosa sicura in ambito automotive è il fatto che purtroppo in futuro molti veicoli storici potrebbero pagare un prezzo davvero salato a causa delle normative anti emissioni sempre più rigide. Ecco perché, specialmente per le vetture alimentate a benzina e diesel, diventa di cruciale importanza lo sviluppo dei carburanti sintetici e dei biocarburanti. Nel primo caso, parliamo di qualcosa realizzato attraverso processi termochimici, ed è una della poche alternative valide al petrolio.
Inoltre, è anche l’unica fonte conosciuta non derivata dal petrolio di carburante avionico. Si tratta di una tecnologia molto promettente, anche se dal punto di vista dello sviluppo c’è ancora moltissimo da fare in tal senso. Per quanto permane i biocarburanti, invece, godono di un procedimento diverso e forse più avanzato dei carburanti sintetici. Vengono creati dai rifiuti organici, e possono ridurre fino all’80% le emissioni durante il loro ciclo di utilizzo. Purtroppo, però, per essere prodotti necessitano di ampie porzioni di terreno agricolo. Queste sono destinate alla produzione di alimenti, quindi ciò potrebbe rappresentare un problema in ottica futura.
E poi, in certi casi, l’energia necessaria per produrli è maggiore di quella ricavabile. Malgrado ciò, un esempio che incoraggia il processo di investimento dei biocarburanti è dato certamente dal lavoro svolto dagli stabilimenti CEPSA. La società in questione, spagnola e fondata nel 1929, è una multinazionale energetica che punta a diventare leader nei biocarburanti nel mercato iberico entro il 2030. Inoltre va considerato anche il basso inquinamento di questi prodotti. Insomma, potenzialmente parlando le risorse per tenere in vita auto a benzina e diesel ci sarebbero; nella speranza che i Governi non si impongano ancor più rigidamente in futuro. Da qui al 2035, di sicuro, tante altre cose possono cambiare.