Ne hanno prodotta una soltanto ma ha fatto impazzire il mondo. Nessuno sapeva che di questa leggendaria hot hatch esistesse anche una versione a sette posti!
Alcune automobili hanno decisamente segnato un’epoca. In particolar modo, negli anni settanta nel nostro paese abbiamo avuto una vera e propria “invasione” di utilitarie dal costo contenuto e dalla linea inconfondibile. Auto con una grande personalità che chi ha preso la patente in quegli anni ricorda con grande affetto. Non è un caso che ad oggi i costruttori puntino molto sull’effetto nostalgia per conquistare clienti.
Un esempio perfetto di questa politica è stato portato avanti da Renault che quest’anno, ha lanciato l’erede ad un’automobile storica: la sua piccola Renault 5, l’utilitaria che dal 1972 al 1984 ha fatto impazzire tutta Europa! Di questa vettura, tornata sul mercato come elettrica in accordo con i tempi moderni, sono state costruite tantissime versioni. Le più gettonate erano sicuramente quelle più sportive come la amatissima Turbo.
Pochi sanno che di questa auto è stata creata in tempi non sospetti anche una versione minvian. Paradossale, considerando che parliamo di una vettura con dimensioni inferiori ai quattro metri di lunghezza. Eppure, l’esperimento di Renault dimostrò che anche da una vettura così piccola si può partire per realizzare un’automobile destinata alle famiglie. Ecco a voi la prima, inimitabile, unica, Renault 5 minivan!
Renault 5: in sette a bordo si sta meglio!
Presentata al Salone di Parigi del 1985 dal carrozziere Heuliez, la vettura si chiamava Renault Super Van Cinq ma è chiamata anche Super Cinque dagli appassionati, dai pochi che la ricordano almeno. Con un’incremento delle dimensioni decisamente irrisorio – l’auto era lunga quasi quattro metri contro i tre e mezzo del modello base ed aveva un passo leggermente maggiorato – si ottenne un enorme aumento del comfort a bordo.
La Van Cinq era decisamente un esperimento interessante. A bordo, c’erano effettivamente sette sedili, cosa che la rende teoricamente un’antenata della Fiat Multipla che anni dopo, riprenderà questa formula. Per facilitare l’accesso a bordo, i progettisti decisero di abbandonare le classiche portiere in favore di una porta scorrevole molto più comoda.
L’automobile purtroppo non venne mai prodotta in serie, forse per il costo che – considerando il cambio tra Lire ed Euro odierno – sarebbe arrivata a costare circa 12mila euro, forse troppi per una vettura che il pubblico associava alla fascia low cost. Ad oggi, ne rimane un singolo esemplare, dal valore storico chiaramente inestimabile.