Ayrton Senna è una delle figure sportive e umani più importanti del ventesimo secolo, anche se non tutti conoscono un aneddoto sul campione.
Ayrton Senna è stato un pilota dalle qualità straordinarie. Tre volte campione del mondo di Formula 1, nel 1994 è scomparso tragicamente in pista mentre disputava il Gran Premio di Imola. Una tragedia che ha segnato la memoria e i ricordi di milioni di tifosi dell’asso brasiliano, ma anche gli appassionati di automobilismo in generale.
Nel 2024 viene ricordato ancora con irriducibile affetto, anche solo per quel che è riuscito a dare a uno sport già all’epoca amatissimo. Ma come ha fatto Senna a diventare l’icona sportiva che ancora oggi viene celebrata? Nel 1984 si fece notare alla guida della modesta Toleman, e grazie ad alcuni week end veramente brillanti si fece strada verso la leggenda della Formula Uno.
Questo è quel che sanno in moltissimi sulla sua storia, tuttavia questa storia è orfana di un dettaglio in più che probabilmente ha contribuito a dare al campione sudamericano la possibilità che attendeva da tutta la vita: scopriamo nella fattispecie di cosa stiamo parlando.
Ayrton Senna, cosa ha cambiato tutto: l’evento che nessuno ricorda
La maggior parte degli appassionati sa perfettamente che la stella di Ayrton Senna ha iniziato a brillare grazie a prestazioni come quella del GP di Montecarlo del 1984, quando sfiorò la vittoria alla guida di una Toleman. Ma c’è un’altra parte di questa storia che spesso non viene raccontata. Si tratta di un evento successo in occasione del Gran Premio di Germania, quando la Mercedes realizzò un’interessante trovata pubblicitaria per promuovere la nuova 190: mettere in pista i 20 piloti di F1 e qualche ex atleta ormai in pensione per disputare una gara ‘monomarca’. Tutti avrebbero utilizzato la stessa auto, una Mercedes 190E 2.3-16.
I piloti avrebbero guidato la versione più performante della prima gamma di questa berlina compatta. Ayrton Senna non avrebbe dovuto partecipare a questo GP, non avendo ricevuto inviti da parte del costruttore tedesco (era ancora un debuttante qualsiasi). Riuscì a partecipare grazie ad Emerson Fittipaldi, che decise di lasciare a lui questa chance, a causa di un contrattempo improvviso. E così, Senna si ritrovò per la prima volta a parità di auto con ogni singolo avversario, anche se si trattava soltanto di una gara promozionale. Ad ogni modo, ogni possibilità di farsi notare va colta al volo, e Senna non mancò all’appello.
Quando cambiò tutto per Senna…grazie a una Mercedes
Grazie anche alla presenza della pioggia in pista, e nonostante si trovasse in fondo alla griglia per l’occasione, riuscì a vincere davanti a campioni come Niki lauda ed Alain prost. Un risultato magnifico, che non aveva alcun valore sportivo certamente, ma al contempo questo evento significava tantissimo dal punto di vista della visibilità per l’asso sudamericano.
Parlare in questi termini, oggi, di Ayrton Senna può sembrare assurdo. Ma bisogna anche capire che nel 1984 aveva uno status al ribasso. Da quel momento in poi – oltre ovviamente alla prestazione di Montecarlo – in molti iniziarono a tenere d’occhio quel giovane funambolesco brasiliano. Che, molto presto, sarebbe diventato un irresistibile campione a tutti gli effetti; possiamo dire, allora, che quella promozionale corsa bagnata sul circuito del Nurburgring, alla guida di una Mercedes 190E 2.3-16, ha contribuito a cambiare davvero tutto per sempre.