Nel 2024, Bmw e i suoi marchi associati, come Mini e Rolls-Royce, hanno registrato un calo del 4% nelle vendite, totalizzando 2,45 milioni di veicoli. Questo decremento è stato influenzato da un richiamo massiccio di veicoli, fino a 1,5 milioni, a causa di un problema con il sistema frenante. Le difficoltà di consegna in Cina hanno rappresentato un ulteriore ostacolo per l’azienda.
La crisi del gruppo Bmw
Il gruppo Bmw si trova ad affrontare sfide significative nel mercato automobilistico globale. Dopo una revisione delle previsioni nel settembre scorso, le problematiche legate a un sistema frenante difettoso hanno obbligato la casa automobilistica a ritirare una notevole quantità di veicoli dal mercato. Quest’azione non solo ha causato inconvenienti logistici, ma ha anche inciso pesantemente sulle tempistiche di consegna, specialmente in Cina, che rappresenta uno dei mercati più importanti per la compagnia.
Le vendite dell’intero gruppo, costituito anche dai marchi Mini e Rolls-Royce, hanno subito un impatto diretto da queste problematiche. Il calo del 4% equivale a circa 100.000 veicoli non venduti rispetto all’anno precedente. Questo scenario solleva interrogativi non solo sulla gestione dei processi produttivi, ma anche sulla capacità del gruppo di mantenere competitività in un settore in rapido cambiamento.
In aggiunta alle difficoltà specifiche legate al richiamo dei veicoli, il contesto competitivo rimane complesso. Le case automobilistiche tedesche, inclusa Bmw, devono fare fronte a un panorama di crescente concorrenza, sia in Europa che in Cina. La domanda di veicoli elettrici si è dimostrata più debole del previsto, complicando ulteriormente il recupero delle vendite.
Audi e Porsche in difficoltÃ
La crisi del gruppo Bmw non è un caso isolato. Anche Audi ha dovuto registrare una significativa diminuzione delle consegne nel 2024, pari al 12%, con un totale di 1,67 milioni di veicoli. La gestione delle consegne e la competitività nei mercati internazionali si sono rivelate sfide comuni per i marchi tedeschi. La crescente pressione da parte della concorrenza asiatica ha messo a dura prova le aziende europee, costringendole a rivedere le loro strategie commerciali.
Nella stessa giornata, Porsche ha annunciato un crollo del 28% delle vendite in Cina, nonostante un miglioramento delle vendite totali nel quarto trimestre dell’anno. Questo dato evidenzia le difficoltà persistenti di alcuni marchi nel mantenere una presenza solida in uno dei mercati automobilistici più dinamici del mondo.
Questo contesto di calo delle vendite e richiamo massiccio di veicoli evidenzia una fase di incertezze per le case automobilistiche tedesche, che devono affrontare non solo sfide legate alla produzione e alla qualità , ma anche domanda fluttuante e pressioni competitive sempre più elevate. I dati di vendita suggeriscono che il settore automobilistico sta attraversando un periodo di transizione, impattato da cambiamenti nei gusti dei consumatori e dall’evoluzione tecnologica.