L’innovativa Croisière Verte è ormai alle porte, un’emozionante traversata che collega Parigi al Sudafrica attraverso 16.000 chilometri di strade, tutto a bordo di quattro Citroën AMI elettriche e autonome. Questo progetto ambizioso, guidato dall’esperto pilota di rally francese Eric Vigouroux, non solo mette alla prova l’affidabilità dei veicoli elettrici, ma vuole anche dimostrare che è possibile viaggiare in modo sostenibile senza impattare sull’ambiente. La missione è attesa tra dieci giorni a Città del Capo, un traguardo che rappresenta un passo significativo nella mobilità ecologica.
L’idea dietro la Croisière Verte
Ispirata alla storica Croisière Noire, che risale al 1924 e che serve come punto di riferimento per il marchio Citroën, la Croisière Verte è stata lanciata il 16 ottobre al Salon de l’Auto di Parigi. Mentre la Croisière Noire puntava a dimostrare l’affidabilità delle auto del tempo, oggi l’intento è quello di evidenziare il potenziale delle tecnologie moderne per rendere i viaggi più ecologici. Queste quattro Citroën AMI modificate partono per un’avventura unica, simbolo di un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Appena dopo la partenza da Parigi, i veicoli hanno raggiunto Marsiglia, da dove hanno preso il largo verso il continente africano. Importante è la data del 28 ottobre, che segna il centenario della partenza della Croisière Noire. Da Ouarzazate, in Marocco, ha avuto inizio un viaggio di cinque mesi attraverso l’Africa, un’impresa che si preannuncia storica e che promette di richiamare l’attenzione su come la mobilità elettrica possa essere praticabile anche su lunghe distanze.
Sostenibilità e innovazione: un viaggio senza emissioni
A fare la differenza in questa avventura è la tecnologia alla base delle Citroën AMI. Nonostante la limitata autonomia di 75 km, le auto sono state equipaggiate con batterie extra e pannelli solari. Questa innovazione consente di percorrere fino a 200 chilometri al giorno, sfruttando l’energia dei quaranta pannelli solari pieghevoli e inclinabili, che sono stati ingegnosamente sistemati all’interno del veicolo.
Il viaggio non rappresenta solo una sfida tecnica, ma anche un messaggio forte e chiaro: è possibile esplorare il mondo senza inquinare. La Croisière Verte si pone quindi come un esempio concreto di come una mobilità più responsabile possa diventare la norma, punto di partenza per una nuova era nella ricerca di soluzioni sostenibili.
Un team variegato per un’impresa straordinaria
La missione è supportata da un équipe composta da professionisti con esperienze diverse, ma accomunati dalla passione per l’avventura e la sostenibilità. Oltre a Eric Vigouroux, troviamo Alexandre Winocq, un esperto di logistica e copilota, e Antonia de Roissard, anch’essa copilota con un forte background nel settore. L’apporto di Maarten Van Pel, che ha recentemente completato una spedizione di 13 mesi in Africa a bordo di un veicolo completamente elettrico, fornisce all’intera operazione una prospettiva arricchita.
A completare il team c’è Claudio Von Planta, cineasta che documenta l’intero viaggio a bordo di una moto elettrica, intenzionato a catturare ogni momento di questa avventura decisamente all’avanguardia. Nonostante le sfide logistiche, l’iniziativa si muove senza l’appoggio diretto di Stellantis, l’azienda proprietaria di Citroën, puntando a dimostrare che è possibile realizzare progetti audaci nel rispetto dell’ambiente.
In questo contesto, la Croisière Verte viene presentata come una dimostrazione concreta che viaggiare a lungo raggio con un veicolo elettrico è non solo fattibile, ma anche compatibile con la salvaguardia del pianeta. I partecipanti e gli organizzatori promettono che il traguardo di Capetown, previsto per il 28 febbraio, rappresenterà un significativo passo avanti verso un futuro più verde.