Crescita delle auto elettriche in Europa: risultati contrastanti per i principali produttori

Il mercato automobilistico europeo sta vivendo un periodo di transizione, con un notevole aumento delle immatricolazioni di auto elettriche e ibride. I dati recenti rivelano una crescita delle vetture a batteria, ma anche performance altalenanti tra i diversi marchi. Nel contesto attuale del 2025, è fondamentale comprendere come si stia evolvendo il settore e quali case automobilistiche stiano affrontando questo cambiamento.

Rimbalzo delle auto elettriche e del mercato britannico

L’andamento delle vendite delle auto elettriche sta evidenziando un forte rimbalzo, con un incremento significativo delle immatricolazioni. In particolare, le autovetture completamente elettriche hanno registrato una crescita del 37,3%, un dato particolarmente influenzato dall’ottimo riscontro nel mercato britannico, che ha visto un aumento del 41,6%. In Europa, le auto a batteria hanno visto un incremento del 34%, raggiungendo una penetrazione sul totale delle immatricolazioni del 15%. A contribuire a questo fenomeno sono i risultati eccezionali riportati da alcuni paesi, tra cui l’Italia con un rimbalzo del 126,2%, la Germania che ha visto un aumento del 53,5%, e la Spagna con un +48,5%.

Le immatricolazioni seguono quindi un trend molto favorevole, dimostrando come la preferenza verso fonti di alimentazione alternative stia avendo un impatto reale. Al contempo, le motorizzazioni tradizionali stanno vivendo un periodo più difficile. Le ibride plug-in, ad esempio, hanno registrato un calo del 6,4%, mentre le ibride non ricaricabili hanno visto una crescita moderata del 16,9%. La situazione per le vetture a benzina e diesel si presenta ancora più negativa, con cali significativi nelle vendite, rispettivamente del 20,5% e del 26,5%.

Difficoltà del gruppo Stellantis nel mercato

Le notizie sui dati del mercato non sono altrettanto positive per Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici in Europa. Le immatricolazioni di veicoli del gruppo hanno subito un drastico calo del 16%, con soli 154.079 veicoli immatricolati. All’interno del gruppo, i marchi mostrano una diversità nel rendimento: Peugeot ha visto un decremento del 3,4%, Citroën ha registrato una discesa del 16,8%, e Fiat ha avuto un calo del 20,4%. Le performance continue in calo per marche come Opel/Vauxhall e Jeep si riflettono in un contesto di difficoltà più ampio. Le notizie peggiori arrivano da Lancia, che ha segnato un crollo del 73,2%, e da DS, con una perdita del 41,1%. Al contrario, Alfa Romeo si distingue con un segno positivo, registrando un incremento del 21,3%.

La leadership del mercato è attualmente dominata dal gruppo Volkswagen, che continua a confermare la sua posizione con 268.409 immatricolazioni e una crescita del 5,3%. Questo risultato è principalmente attribuito all’ottimo riscontro della marca Volkswagen e di Cupra . Tuttavia, non mancano note dolenti anche per il gruppo, con alcune marche che hanno registrato performance negative, come Skoda e Audi .

Rendimento contrastante dei gruppi automobilistici

Esaminando i risultati di altri gruppi automobilistici, emergono dinamiche interessanti. Il gruppo Renault ha mostrato una crescita del 5,4%, elaborando un totale di 97.910 immatricolazioni nel periodo considerato. D’altro canto, Hyundai-Kia hanno registrato un calo del 3,7% con 83.297 auto vendute. Via via, anche marchi di grande prestigio come Toyota e BMW hanno evidenziato performance difficili, mentre Mercedes-Benz ha subìto un decremento del 2,4%, con 42.532 nuovi veicoli nel mercato.

Le difficoltà non risparmiano neppure Ford, che ha visto crollare le vendite del 12,2%, e altri marchi come Nissan e Jaguar Land Rover . Ancor più evidente è il peso che sta affrontando Tesla, con un impressionante calo del 45,2%. Dall’altro lato, si segnala la crescita significativa del 36,8% del produttore cinese Saic, un chiaro segnale della competitività internazionale nel settore automobilistico.

La situazione per le case giapponesi si annuncia complessa, con risultati negativi diffusi tra i vari marchi. L’andamento dei prossimi mesi sarà cruciale per comprendere come il mercato automobilistico europeo continuerà ad adattarsi a queste sfide.

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