Non tutte le ciambelle riescono col buco. Per anni, Ferrari ha finto che questo modello non esistesse!
Anche un marchio leggendario come Ferrari potrebbe avere degli scheletri nell’armadio. La casa di Maranello che ha prodotto quasi solo automobili uniche e riconosciute dai collezionisti di tutto il mondo come dei veri e propri capolavori ha un paio di modelli nel listino storico che forse vorrebbe soltanto dimenticare una volta per tutte. Tornando indietro negli anni, è facile anche ricordare quali siano.
Stando a cosa pensano i collezionisti sul web è probabile che la Ferrari Mondial 8, ad esempio, sia una di queste vetture: molto lenta per gli standard di Maranello e non particolarmente brillante come estetica allo stesso tempo, la vettura non è molto amata dai puristi del marchio. Che dire poi della “Breadvan”, la discutibile auto da corsa che ricordava un forno per le pizze? Infine, anche se questo è un parere personale di chi scrive, non è da escludere che in futuro i puristi condannino anche la Purosangue, primo SUV del marchio.
Abbiamo però un modello che batte tutti. C’è un’auto legata alla storia della casa talmente “originale” per così dire che il marchio per un sacco di tempo ha quasi fatto finta che non esistesse, nascondendo sotto il tappeto la polvere di un capitolo non proprio memorabile per la casa italiana. Il motivo è legato quasi esclusivamente all’estetica. Vediamo quella che potenzialmente è la Ferrari più brutta di tutte.
Ferrari, un’auto da dimenticare?
La vettura in questione si chiama Ferrari Conciso – spesso il nome viene riportato erroneamente come “Concisa” però – e non serve che uno sguardo per capire perché l’azienda l’abbia ostracizzata così tanto. Introdotta nel 1993 dal preparatore tedesco Michalak che difficilmente aveva ottenuto una qualche approvazione dai soci di Enzo Ferrari per questa conversione la Conciso altro non è che una Ferrari 328S sotto mentite spoglie.
L’automobile doveva riprendere l’estetica delle sportive del marchio del passato però, francamente parlando, quei fari così alti ed il muso che sembra copiato ed incollato da un’auto di serie su un go-kart non si possono proprio guardare. Non è un caso che per anni la vettura sia stata chiamata Michalak Conciso, nonostante abbia un valore di vendita superiore ai 100mila euro come prova la recente asta a cui ha partecipato.
Se dal punto di vista estetico la Conciso è terribile va detto che, tecnicamente parlando, è un piccolo capolavoro: ha un peso ridotto ad appena 889 chilogrammi e mantiene il motore V8 da 270 cavalli di potenza della 328 originale ottenendo un rapporto peso/potenza decisamente notevole. L’auto appartiene oggi al gioielliere Franco Valobra che è riuscito ad iscriverla al registro di auto d’epoca come Ferrari, ottenendo quindi ciò che Michalak non aveva mai ricevuto: l’autorizzazione a chiamarla Ferrari!