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Ferrari, il ricordo di Michael Schumacher è incancellabile: emozioni in pista per l’evento ufficiale

Il programma F1 Clienti di Ferrari, attivo dal 2003, rappresenta un legame unico tra la leggendaria casa automobilistica e i suoi appassionati. Questo progetto non solo permette ai clienti di guidare alcuni dei telai più iconici della storia della Formula 1, ma crea anche un’atmosfera di esclusività e connessione. Con un’offerta che abbraccia un periodo che va dal 1970 al 2018, l’iniziativa si rivolge a coloro che cercano di vivere l’emozione della F1 in prima persona. La passione per la velocità ha avvicinato migliaia di tifosi, rendendo questo programma un vero e proprio cult.

La gestione storica delle monoposto e le sfide tecniche

La Ferrari si occupa di una collezione di monoposto che spazia dagli anni settanta fino al 2018, mentre i modelli più datati sono curati dalla sezione Ferrari Classiche. In questo campo, c’è una selezione di 15 vetture di Formula 1 disponibili, ma il numero di monoposto che possono essere portate in pista per ciascun evento è generalmente di 5-6. All’interno della sede, si possono trovare circa trenta auto, con quelle degli anni 2000-2007 particolarmente richieste e attive. La gestione di auto così storiche e tecnicamente complesse non è affatto semplice. Le monoposto richiedono un’assistenza specializzata, dato che ogni vettura possiede un proprio sistema di gestione elettronica, oltre a un ampio assortimento di ricambi. Non è raro, infatti, che i tempi di fornitura delle parti aumentino, soprattutto per i modelli più vecchi.

Il team che rende tutto possibile

L’assistenza in pista è garantita da un team altamente specializzato, che supera le 50 unità. Il Technical coordinator, con una lunga carriera in Formula 1, è affiancato da meccanici e ingegneri provenienti dalla Scuderia. Questo garantisce una gestione esperta in grado di far fronte alle esigenze di 15 vetture di epoche diverse, ognuna con le proprie caratteristiche. È interessante notare che, per le monoposto più recenti, come quelle del 2017, ci sono anche tecnici specializzati in elettronica, aumentando ulteriormente le necessità del personale. In totale, si può arrivare a avere fino a 15 figure operative per ogni singola vettura in pista.

Finali Mondiali Ferrari: la sorprendente presenza in pista della leggendaria F2004 di Schumi! – (Credit: ruoteclassiche.quattroruote.it)

Il costo dell’avventura in pista

Entrando nel tema dei costi, la partecipazione degli appassionati agli eventi è soggetta a un ‘entry-fee’ fisso, valido per ogni appuntamento. Le spese per eventi europei si aggirano intorno ai 20-25.000 euro, ma possono variare in base ai costi di manutenzione delle vetture, che sono stabiliti in base all’età e alle necessità tecniche di ciascun modello. Un altro aspetto da considerare è il trasporto: nel caso di eventi extraeuropei, le spese possono raggiungere i 30.000 euro, mentre per gli eventi continentali il costo mediante trasporto terrestre risulta decisamente più contenuto. Al momento della registrazione a un evento, ogni monoposto deve essere controllata e collaudata, garantendo così la sicurezza e l’efficienza durante le prove.

La figura dei collaudatori nella F1 Clienti

Per quanto riguarda l’assistenza ai proprietari delle monoposto, Ferrari si avvale di collaudatori di grande esperienza, tra cui spiccano nomi come Olivier Beretta e Andrea Bertolini, che ha testato praticamente ogni telaio. Anche Marc Gené rientra nel team di collaudatori, capace di amalgamare abilità di guida con un forte rapporto interpersonale, essenziale per interagire con i clienti. Questi professionisti fanno parte di una ristretta cerchia, assicurando che il supporto fornito sia sempre di altissimo livello, contribuendo così a rendere ogni evento un’esperienza unica per i partecipanti, che provengono da diverse parti del mondo, inclusi Giappone, Stati Uniti e Italia.

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ludovica