La Formula Uno è una delle categorie sportive più amate di tutto il motorsport, ma quali sono i circuiti più pericolosi? Scopriamoli.
Fra gli sport amati di più c’è la Formula Uno, che nel 2024 si è dimostrata una categoria davvero spettacolare. Entrambi i titoli mondiali sono ancora tutti da assegnare, con quello costruttori che è un affare quasi esclusivo fra Ferrari e McLaren; in quello piloti, invece, Max Verstappen sembra davvero a un passo dalla conquista del quarto titolo della sua straordinaria carriera.
Un successo iridato che in alcune fasi della stagione sembrava davvero essere difficile da agguantare, soprattutto a causa della mancata competitività della Red Bull per la maggior parte delle gare disputate.
Nonostante questo, però, l’olandese è sempre riuscito a mantenere la leadership del campionato. Al di là dello spettacolare mondiale 2024, comunque, vi siete mai chiesti quali sono i circuiti più pericolosi presenti in F1? Nelle prossime righe li scopriremo e, forse, capirete cosa e dove sono disposti a rischiare i piloti per raggiungere i risultati più gratificanti.
F1, i circuiti più pericolosi: ecco quali sono
La Formula Uno nel corso degli anni ha decisamente migliorato la sicurezza delle vetture e dei circuiti, purtroppo però rimane ancora oggi una competizione ad altissimo rischio incidenti. Eliminare il rischio di mortalità in F1 è praticamente impossibile, così come in qualsiasi altro sport motoristico, e la ragione non è solo legata alla stessa natura delle corse.
Alcuni circuiti, infatti, detengono layout più tecnici e complessi di altri. Più una pista si rivela difficile da percorrere e più inevitabilmente il rischio di errori aumenta. Fatta questa breve ma comunque doverosa premessa, quali sono i circuiti più pericolosi della Formula Uno?
Monaco, terra di sbavature e campioni: il primo Gran premio che ci viene in mente, inevitabilmente, è quello di Montecarlo. Sul circuito storico della F1 hanno vinto in tanti e perso in tantissimi, mentre la lista di chi ha fatto errori è indefinita. Se c’è un circuito che non perdona, quello è proprio Monaco. Il percorso stretto, le curve insidiose e la bassa velocità per innumerevoli giri rendono la corsa monegasca una vera sfida di concentrazione e stress. Non a caso vincere qui trascina un pilota direttamente all’interno dell’olimpo dell’automobilismo.
Spa, la spettacolare e drammatica pista del Belgio: fra le piste più belle e affascinanti in assoluto, purtroppo è rinomata anche per tanti eventi drammatici. Al suo interno sono morti 49 piloti, fra cui Dilano van’t Hoff ed Anthoine Hubert. In molti si sono spesso lamentati per la sciurezza di un circuito che certamente è assai complesso e molto discusso. L’Eau Rouge-Raidillon in particolare è il paradosso assoluto di Spa: meravigliosa e terribilmente pericolosa allo stesso tempo.
Zandvoort non può mancare: forse non il più considerato, ma il circuito olandese è sicuramente fra i più pericolosi in assoluto. Con soli 33 GP in F1, al suo interno hanno perso la vita tre piloti per una percentuale del 9,09%.
Silverstone, spettacolare e insidiosa: il circuito britannico è certamente spettacolare, e anche nel 2024 ha dimostrato quanto le condizioni climatiche incerte e le caratteristiche del circuito possano rendere le gare favolose. Si tratta anche di una pista molto pericolosa e decisamente rispettata dai piloti di F1. Nel corso della storia, infatti, sono morti quattro piloti.
Suzuka, il circuito più criticato: quando parliamo della storica pista giapponese non si può fare altro che pensare alla tragedia che colpì Jules Bianchi nel 2014. A causa delle condizioni meteorologiche e dell’alto coefficiente di difficoltà della pista nipponica, Suzuka è sicuramente una delle piste più pericolose al mondo.