La Formula E, campionato di monoposto completamente elettriche, ha visto un’ulteriore conferma della sua natura imprevedibile durante la prima corsa a Jeddah. In un evento storico caratterizzato dall’introduzione del “Pit boost”, un pit stop di 30 secondi per ricaricare le auto, il weekend si è aperto con una gara avvincente che ha infiammato gli spettatori, decidendo le sorti dei protagonisti all’ultima curva del giro finale.
Un avvio da pole position
Max Gunther, partito dalla pole position, ha portato il marchio DS sulla vetta del podio, segnando un’importante vittoria che non si registrava dall’ePrix dell’India del 2023. Questo successo significa molto per il brand francese, non solo perché sottolinea l’efficacia dei progressi apportati alla monodoso Gen 3 Evo, ma anche perché è stata una vittoria conquistata a distanza ravvicinata dall’avversario Oliver Rowland, giunto secondo.
Nella fase iniziale della gara, Gunther ha saputo gestire bene il suo vantaggio, approfittando della pole position per prendere subito il comando. Nei primi giri, ha accumulato un margine tale da poter gestire l’energia, programmando attentamente il suo percorso. Tuttavia, l’entrata della Safety Car, causata da detriti sulla pista lasciati da un incidente di Da Costa, ha cambiato le carte in tavola, raggruppando nuovamente i piloti e permettendo a Rowland di prendere la testa della corsa.
La lotta in pista e le strategie di pit stop
Rowland, al volante della Nissan, ha tentato subito di allungare il distacco, accumulando secondi preziosi in vista della sua strategia di Attack Mode, che gli avrebbe permesso di aumentare ulteriormente il vantaggio. Nel frattempo, Gunther e Nyck de Vries, rispettivamente secondo e terzo, hanno optato per il pit stop, mentre Rowland ha deciso di rimanere in pista con la sua modalità offensiva. Tuttavia, il pit stop del team DS non è andato come previsto: il tedesco ha perso una posizione strategica arrivando nel traffico.
Quando Rowland ha effettuato il suo pit stop, si è ritrovato con un vantaggio di cinque secondi, ma Gunther, pronto a sfruttare al massimo le modalità di potenza extra a sua disposizione, ha iniziato a rimontare. Col passare dei giri, la situazione si è complicata per Rowland, che si è trovato a gestire l’energia in modo rischioso, mentre i suoi rivali recuperavano terreno.
Il sorpasso finale e la vittoria di Gunther
Il punto cruciale della gara è avvenuto a cinque giri dalla conclusione, quando Gunther ha superato de Vries, aggiudicandosi di nuovo la seconda posizione e riprendendo così il ritmo. Grazie a una gestione efficace dell’energia, il tedesco è riuscito a lanciarsi all’inseguimento di Rowland e a tentare il sorpasso. Nonostante Rowland avesse accesso al suo secondo Attack Mode, non è riuscito a contenere l’incessante ritorno di Gunther, che, con un cospicuo margine energetico, ha compiuto un sorpasso decisivo in una curva molto tecnica.
Questa vittoria rappresenta un traguardo fondamentale non solo per Gunther, che entra di diritto tra i pretendenti al titolo, ma anche per il marchio DS, che comincia a vedere i frutti del lavoro meticoloso svolto in questa stagione.
La performance degli altri team
Nella gara di Jeddah, il team Nissan ha fatto segnare un buon risultato, nonostante la frustrazione per la sfumata vittoria. Rowland ha trovato rifugio sul secondo gradino del podio, mentre il compagno di squadra della McLaren, Taylor Barnard, ha concluso terzo, confermando il suo talento e portando a casa un altro podio, dopo l’omologo risultato in Brasile. Barnard ha dimostrato capacità strategiche e una solida gestione della corsa, mostrando manovre brillanti sul finale.
Nyck de Vries ha chiuso quarto, portando la Mahindra in una posizione che conferma la progressione del marchio indiano. Grazie a una nuova Powertrain, la Mahindra ha finalmente risolto i problemi che l’avevano ostacolata nelle prime fasi della stagione. Al quinto posto si è classificato Jake Hughes della Maserati, che ha tenuto i suoi avversari a bada con una corretta gestione energetica.
Chiudendo i successi nella top ten, Jean-Eric Vergne e Edoardo Mortara hanno offerto una prestazione positiva, rispondendo prontamente a incidenti iniziali, mentre Sam Bird ha realizzato un notevole recupero dopo una partenza difficile.
Anche se diversi protagonisti del campionato, come Nick Cassidy e Mitch Evans, non hanno trovato fortuna, la gara di Jeddah si è rivelata fondamentale per rinnovare il turnover nel campionato, dando spazio a nuovi talenti e strategie fresche.