Governo, annunciata la misura drastica: è allarme per il settore

Tagli Governo

Il governo taglia il fondo per 4,6 milioni, l’allarme di ANFIA. Ecco come il mercato potrebbe essere scosso da questo tipo di politica

La recente decisione del governo di ridurre il Fondo Automotive ha suscitato un acceso dibattito all’interno del settore automobilistico italiano, provocando reazioni forti da parte di ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. L’associazione ha lanciato un allarme significativo riguardo a questa scelta, sottolineando le potenziali conseguenze negative per un settore che rappresenta una colonna portante dell’economia italiana.

La nota diffusa da ANFIA esprime chiaramente il disappunto della filiera: “Gli imprenditori e le imprese sono sconcertati dalla decisione del Governo. L’automotive è l’unico settore a cui è richiesta una trasformazione obbligatoria epocale in pochi anni, e un simile taglio alle risorse destinate al suo sviluppo è un fulmine a ciel sereno”.

ANFIA ha lanciato un appello al Governo affinché riconsideri la decisione durante l’iter di approvazione della manovra in Parlamento. L’associazione spera che il taglio possa essere significativamente ridotto, mantenendo così la fiducia e la collaborazione tra il settore e le istituzioni. In caso contrario, avverte ANFIA, si rischia una frattura profonda nella collaborazione instaurata fino ad ora.

Un taglio che preoccupa il settore

Il Fondo Automotive, istituito nel 2022, era stato creato con l’obiettivo di sostenere la trasformazione e l’innovazione in un settore che si trova ad affrontare sfide epocali. Tra cui la transizione verso veicoli più sostenibili e l’adozione di tecnologie avanzate. Tuttavia, la Legge di Bilancio in discussione prevede un taglio al fondo, che lo vedrebbe passare da 8,7 miliardi di euro a circa 5,75 miliardi. Questa riduzione segue un taglio precedente avvenuto nel corso dell’anno. Un accumulo di decisioni che ANFIA e altri attori del settore vedono come un segnale allarmante.

Tagli Governo, auto
I tagli del Governo colpiscono l’automotive – (fergia.it)

Il settore automobilistico in Italia non è solo un motore economico ma è anche un simbolo di innovazione e qualità riconosciuto a livello globale. Con oltre 270.000 lavoratori diretti e un fatturato che supera i 100 miliardi di euro, l’automotive è il principale comparto manifatturiero del Paese.  Il taglio arriva in un momento critico, mentre il settore sta lavorando intensamente attraverso il “Tavolo Sviluppo Automotive”, un’iniziativa che ha visto la collaborazione tra ANFIA, le parti sociali e le Regioni con una forte vocazione automotive. L’obiettivo del tavolo è quello di proporre strategie e piani d’azione per supportare la filiera nel suo percorso di trasformazione. Tuttavia, la riduzione delle risorse rischia di compromettere questi sforzi e di mettere in discussione la credibilità del Governo nel mantenere gli impegni presi a livello europeo per migliorare la regolamentazione del settore.

Il contesto economico globale e le pressioni per una transizione ecologica rendono ancora più cruciale il sostegno governativo a settori chiave come l’automotive. La complessità delle sfide che l’industria deve affrontare richiede non solo investimenti ma anche una visione strategica che sappia coniugare innovazione, sostenibilità e competitività. Il taglio al Fondo Automotive solleva interrogativi su come l’Italia intenda posizionarsi in un mercato globale sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.

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