Harley-Davidson in crisi: crollo dei ricavi e vendite drasticamente in calo

I dati finanziari pubblicati per il quarto trimestre del 2024 mettono in evidenza un periodo di forte difficoltà per Harley-Davidson. L’azienda, simbolo della motocicletta americana, ha registrato un abbattimento del 47% nei ricavi, con una performance particolarmente negativa nella divisione elettrica LiveWire, che ha subito un calo del 32%. Un dato allarmante è rappresentato dalle oltre 11.600 motori venduti in meno rispetto al 2023, segnando uno dei momenti più critici nella recente storia dell’iconico marchio.

Situazione critica nel mercato delle motociclette

Le cifre comunicate per il quarto trimestre del 2024 descrivono un quadro desolante. Le difficoltà non riguardano soltanto il segmento delle moto tradizionali, ma si estendono anche a quello emergente delle motociclette elettriche. Negli Stati Uniti, l’azienda si confronta con una serie di ostacoli, che vanno dall’inflazione ai tassi d’interesse in aumento, rendendo l’acquisto di una moto sempre meno accessibile per una vasta fetta di consumatori. Inoltre, le scelte strategiche sull’abbattimento delle scorte presso i concessionari non hanno giovato alla situazione commerciale. A differenza del marchio statunitense, il mercato europeo delle due ruote ha registrato risultati in netta crescita, confermando un contrasto netto con le difficoltà vissute in patria.

I problemi di Harley-Davidson non si limitano a questioni di vendita, ma sollevano interrogativi sul futuro aziendale. Le iniziative messe in campo dal CEO Jochen Zeitz, come Hardwire e Rewire, lanciate nel 2020, sembrano aver perso slancio. Dopo una partenza promettente, i risultati recenti hanno evidenziato un’inversione di tendenza, portando a mettere in discussione le decisioni manageriali, tra cui la scelta di mantenere prezzi elevati in un periodo in cui i consumatori sono particolarmente attenti alle spese.

Le difficoltà della divisione LiveWire

Nel contesto delle divisioni aziendali, LiveWire rappresenta un caso emblematico di difficoltà. La divisione elettrica, destinata a diventare il volano del futuro per Harley-Davidson, ha venduto solo 2.330 motociclette nel 2024, a fronte delle 15.736 attese. Le previsioni per il 2025 non offrono grandi speranze, stimando vendite oscillanti tra 1.000 e 1.500 unità. Nonostante il lancio di nuovi modelli, il segmento green dell’azienda si trova in affanno, sottolineando quanto sia difficile l’adattamento alle nuove richieste di mobilità sostenibile.

Prospettive poco ottimistiche per il futuro

Guardando al futuro, le prospettive per Harley-Davidson nel 2025 non sono affatto rosee. Gli analisti prevedono ulteriori cali nelle vendite e nei ricavi, alimentando preoccupazioni tra gli investitori. Il valore azionario dell’azienda ha registrato una riduzione del 30% nell’ultimo anno, accendendo discussioni sulla necessità di un cambio di direzione nella gestione aziendale. Sono molti a suggerire che si dovrebbe tornare a strategie di mercato più inclusive e meno focalizzate sui prezzi premium, per riaccendere l’interesse e la fiducia del pubblico nei confronti del marchio.

La crisi di Harley-Davidson è un chiaro segnale delle sfide che il settore motociclistico deve affrontare. È evidente come l’azienda, storicamente legata a un’immagine di libertà e avventura, debba ora confrontarsi con una realtà economica e competitiva radicalmente cambiata. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se il colosso delle due ruote riuscirà a risollevarsi o se continuerà a scrivere un capitolo di difficoltà nella sua lunga storia.

Published by
Rosa Rozzi