Il mercato delle plug-in hybrid in Italia: un trend in crescita, ma ancora lontano dagli obiettivi

Le auto ibride plug-in, insieme ai veicoli elettrici, occupano una porzione ridotta del mercato automobilistico italiano. Tuttavia, stanno diventando un’opzione sempre più riconosciuta nella transizione verso una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente. In questo articolo, analizzeremo i dati recenti e le preferenze dei consumatori riguardanti le plug-in hybrid nel nostro Paese.

Le vendite di plug-in hybrid in gennaio 2025

Nel gennaio del 2025 si è registrato un calo rispetto allo stesso mese del 2024. Le auto ibride plug-in rappresentano solo il 3,6% della quota totale di mercato in Italia. Con poco meno di cinquemila unità vendute, questo segmento risulta evidente che è ancora in fase embrionale. Risulta interessante notare che le auto elettriche stanno avendo successo con una quota più alta, pari al 5%. Il segmento C-SUV continua a dominare il panorama delle vendite, il che implica che, nonostante il numero relativamente basso di plug-in hybrid, ci sono tendenze di preferenza da parte dei consumatori che meritano attenzione.

Le scelte degli automobilisti italiani si orientano in modo marcatamente verso i brand esteri, che occupano le posizioni di vertice nella classifica di vendita delle ibride plug-in. Ciò suggerisce che i consumatori sono sempre più inclini a considerare le auto di marchi internazionali, segno di fiducia nella qualità e nella tecnologia offerte da queste case automobilistiche.

I modelli più venduti e il loro successo

In cima alla lista dei modelli più venduti si trova la Toyota C-HR, che per la prima volta è disponibile in una versione plug-in. Questo modello ha superato il traguardo delle mille unità, rendendolo il punto di riferimento del mercato ibride in Italia. Circa la metà dei possessori ha scelto la motorizzazione plug-in, con un totale di oltre 1.700 vendite nel mese di gennaio, di cui un terzo è attribuito al noleggio a lungo termine Kinto One. La strategia adottata da Toyota, che affianca alla già nota gamma di motorizzazioni full hybrid un modello plug-in, sembra produrre i risultati attesi, dato l’apprezzamento per l’efficienza della sua quinta generazione di sistemi ibridi.

Subito dopo, il BYD Seal U si piazza al secondo posto con 503 unità vendute. Il design attraente e le caratteristiche premium hanno reso questo modello particolarmente appetibile al pubblico italiano. Design e tecnologia emergono come fattori determinanti per il successo di questa auto ibrida, che ha fatto il suo debutto da poco sul mercato.

I brand europei guadagnano terreno, con BMW a rappresentare il primo marchio di questo gruppo, grazie alla sua X1 che ha raggiunto quota 222 vendite. Anche Volkswagen, con il suo modello Tiguan e Audi con la Q5, sono presenti tra i primi cinque. A completare la lista troviamo modelli come il Ford Kuga, BMW X3, la sportiva Cupra Formentor, e la MG EHS, seguiti da Toyota Rav4, che ha venduto 122 unità.

Il futuro delle plug-in hybrid e la sostenibilità

Nonostante la presenza limitata dei veicoli plug-in sulle strade italiane, queste auto sono percepite come una scelta intelligente per coloro che desiderano affacciarsi a un percorso di guida più sostenibile. Il fenomeno delle plug-in hybrid rispecchia una tendenza più ampia che coinvolge misure normative e politiche internazionali progettate per promuovere una transizione verso la mobilità full electric a zero emissioni.

Le strategie a sostegno del passaggio a mezzi di trasporto ecologici stanno consolidando un futuro che si preannuncia ricco di innovazione e attenzione per l’ambiente. Un trend guidato non solo dalle preferenze del mercato, ma anche da iniziative legislative ispirate alla sostenibilità, evidenzia l’importanza di abbracciare questa evoluzione nel mondo automotive.

Con questo panorama, appare chiaro che il settore delle auto ibride plug-in ha le potenzialità per crescere nei prossimi anni, contribuendo a trasformare il modo in cui pensiamo alla mobilità in Italia. La chiave per il suo sviluppo sarà la continua evoluzione degli obiettivi verso una mobilità sempre più verde e rispettosa dell’ambiente.

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