Il mondo delle corse off-road, specialmente quello del Rally Dakar, è un affare complesso che richiede la sinergia tra piloti e team tecnici. In questo scenario, Daniel Gratacos, chief engineer della Dacia Sandriders, gioca un ruolo cruciale accanto a Nasser Al-Attiyah, cinque volte vincitore di questo prestigioso evento. Con un background solido nell’ingegneria e una carriera che spazia attraverso diverse categorie automobilistiche, Gratacos si distingue per la sua esperienza e determinazione, qualità essenziali in un contesto così impegnativo.
Un ingegnere con un passato variegato
Nato in Spagna 46 anni fa, Daniel Gratacos, soprannominato “Dani”, si è formato con una laurea in ingegneria industriale. La sua carriera nel motorsport ha avuto inizio in circuiti di Formula 3 e Formula 2, dove ha già dimostrato il suo valore vincendo titoli mondiali. La sua esperienza non si limita soltanto alle corse su pista; ha anche lavorato nel DTM, a stretto contatto con Susie Wolff, e ha ricoperto incarichi significativi nella Formula Renault come ingegnere di pista per Carlos Sainz jr. Questa versatilità ha aperto le porte del Rally Dakar, grazie all’invito di Carlos Sainz che lo coinvolse nel progetto Peugeot in Sud America.
Quando la casa automobilistica francese chiuse il suo programma, Gratacos tornò a concentrarsi su attività di pista. Tuttavia, non ci volle molto prima che Audi lo richiedesse per unirsi al team di Stéphane Peterhansel. Quest’anno, la sua attenzione è rivolta interamente al team Dacia, dove lavora al fianco di Nasser Al-Attiyah, un pilota noto per la sua esperienza e abilità nelle dune del deserto.
Le caratteristiche dei grandi piloti
Il legame tra Gratacos e i piloti con cui ha lavorato è profondo, e ognuno di loro ha peculiarità che li rendono unici. Carlos Sainz è descritto come un uomo di pura determinazione, impegnato al massimo sia in corsa che nella preparazione. È noto per la sua sete di conoscenza e per il suo approccio meticoloso, contattando i membri del team quotidianamente.
Stéphane Peterhansel, forse la figura più iconica della Dakar, è definito da Gratacos un “pilota completo”. Con una carriera che affonda le radici nel motociclismo, Peterhansel ha sviluppato competenze in molte aree, dalla meccanica alla navigazione. La sua visione strategica e la capacità di rimodellare le proprie tattiche in tempo reale sono ciò che lo rendono una leggenda nel panorama del rally.
Infine, Nasser Al-Attiyah è considerato un maestro della lettura del terreno. La sua capacità di interpretare le insidie del deserto e conservare la vettura durante le gare lo distingue da altri piloti. La combinazione di queste caratteristiche tra i piloti con cui lavora Gratacos appare come un ingrediente fondamentale per le aspirazioni del team nella Dakar.
L’approccio ingegneristico nell’off-road
Da ingegnere, Gratacos è consapevole della pressione che accompagna il suo lavoro, specialmente all’interno di un team factory. Ogni membro è professionista e ognuno contribuisce al massimo delle proprie capacità , il che crea un ambiente dove anche la responsabilità individuale diventa cruciale. La transizione dal lavoro maggiormente legato alla pista a quello dell’off-road non è stata senza difficoltà .
Nel contesto della Dakar, la dimensione umana gioca un ruolo più significativo rispetto alle condizioni di gara che si vivono in circuito. Mentre nei circuiti il rapporto tra il pilota e la macchina può essere di 1 a 10, nel rally l’importanza dell’uomo è accentuata. Qui, dettagli come la valutazione delle condizioni del terreno e strategie di navigazione possono determinare risultati radicalmente diversi.
Le sfide tecniche e l’innovazione nel team
Quest’anno, una delle maggiori sfide per Gratacos è stata l’implementazione di un sistema elettrico a 48 Volt. Questo nuovo approccio, più complesso rispetto al tradizionale 12 Volt, richiede un’attenzione particolare da parte dei tecnici specialisti. Nonostante i punti di criticità , i vantaggi di questo sistema sono significativi. Permette una gestione più efficace del sistema sterzante e miglioramenti nell’aria condizionata all’interno del veicolo.
Il motore, sebbene importante, deve competere con le limitazioni imposte da regolamenti severi. Per ottenere prestazioni superiori, il team si concentra su aspetti meccanici come le sospensioni, lavorando incessantemente per ottimizzare il veicolo in un contesto altamente competitivo. La strada da percorrere è lunga ma Gratacos e il team Dacia Sandriders sono pronti ad affrontare qualsiasi sfida si presenti nel deserto.