Il Tour de Corse del 1984 ha scritto una pagina importante nella storia delle auto da rally, e recentemente ha attirato l’attenzione del pubblico grazie all’asta di una delle sue protagoniste più emblematiche: la Porsche 911 SC RS. Questo particolare esemplare, l’ultimo prodotto per la categoria, è stato venduto a Chattanooga, negli Stati Uniti. Ma cosa lo rende così speciale? Scopriamo insieme i dettagli di questa affascinante auto da corsa e la storia che ha dietro di sé.
La Porsche 911 SC RS venduta all’asta ha una storia affascinante. Questo modello unico, consegnato a Christian van Dijk nel 1984, ha partecipato a un solo evento, ovvero il Tour de Corse. Qui, il pilota si è classificato al 14° posto, a quasi due ore di distanza dal vincitore Markku Alen, che ha dominato la gara con la sua Lancia 037. Questo distacco è stato così marcato che ha messo in luce le limitazioni competitive della SC RS, riducendone la carriera agonistica e, in effetti, lasciando il segno nella memoria dei fan delle auto da rally. Tuttavia, ciò non toglie valore a quest’auto per gli appassionati, che vedono nella bellezza e nell’esclusività della 911 un tesoro inestimabile. La SC RS non è solo un’auto da corsa; è una vera e propria icona, una rarità che risplende anche nel panorama automobilistico contemporaneo. La sua estetica accattivante trae ispirazione dalla 953, un altro modello leggendario della Porsche capace di trionfare alla Parigi-Dakar nello stesso anno.
Dietro il design della SC RS c’è un lavoro meticoloso per ottenere prestazioni davvero eccezionali. Questa vettura è equipaggiata con un motore 6 cilindri boxer da 3 litri, con un’impressionante potenza di 290 CV. La carrozzeria deriva dalla celebre 911 Turbo, ma per soddisfare le rigide esigenze di omologazione come “Gruppo B”, l’auto è stata profondamente modificata. La necessità di ridurre il peso ha portato a sostituire alcune parti della struttura con materiali leggeri come alluminio e Kevlar. Questa opera di alleggerimento ha permesso di snellire il veicolo di circa 450 kg, rendendolo decisamente più agile e reattivo. Gli interni non sono stati risparmiati: i sedili posteriori e numerosi accessori sono stati rimossi per ottimizzare la performance. Il sistema frenante, derivato da modelli di prestigio come la 917, combina robustezza e efficienza. La SC RS è equipaggiata con un assetto regolabile Bilstein, completato con barre antirollio che garantiscono stabilità anche nelle curve più impegnative.
La presenza di un roll bar a gabbia e sedili da corsa Recaro tipo 935 sottolinea ulteriormente l’intento di creare un’auto non solo performante ma anche sicura. Ogni dettaglio parla di radicalità e ricerca della massima efficienza e prestazioni; il tutto in un pacchetto dal look davvero accattivante che cattura gli sguardi.
Con poco più di 5.000 km all’attivo, la 911 SC RS si presenta ai collezionisti come un vero e proprio pezzo da museo. I partecipanti all’asta erano rapiti dalle sue condizioni eccezionali e dalla rarità di un modello con una storia così ricca e significativa. Ogni componente, dallo scarico tipo RSR alla frizione di origine simile, parla di una cura e di una preparazione uniche. Anche il cambio, con rapporti ravvicinati e un differenziale autobloccante al 40%, contribuisce a un’esperienza di guida entusiasmante.
Non solo prestazioni, ma anche una storia documentata che include rapporti di ispezione e le mappe originali del percorso del Tour de Corse, conferiscono a quest’auto un’atmosfera di autenticità e rarità. Statistiche che si fanno sentire, considerando che l’ultima SC RS venduta all’asta circa due decenni fa ha raggiunto il prezzo di 156.750 euro. Oggi, con l’aumento dell’interesse per l’automobilismo vintage e i modelli da corsa, non è difficile immaginare come la domanda per un veicolo tanto unico non possa che crescere. La storia di questa Porsche 911 SC RS continua, avvolta nell’aura di esclusività che solo le migliori auto possono vantare nel cuore degli appassionati e dei collezionisti.