Mercato dell’auto italiano in difficoltà all’inizio del 2025: calo delle immatricolazioni

Il mercato automobilistico italiano avvia il 2025 con segnali negativi: secondo i dati ufficiali del Ministero dei Trasporti, gennaio ha registrato 133.692 immatricolazioni, rappresentando un calo del 5,86% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Questa situazione mette in luce una serie di sfide economiche che continuano a gravare sul settore.

Dati rilevanti sulle immatricolazioni

Un’analisi approfondita dei dati di gennaio riflette un calo significativo delle immatricolazioni, con il gruppo Stellantis che ha registrato 41.532 nuove immatricolazioni, con una flessione del 15,8% rispetto a gennaio 2024. La quota di mercato di Stellantis è attualmente al 31,1%, in diminuzione rispetto al 34,7% dello scorso anno ma con un incremento rispetto ai dati di dicembre 2024, dove la percentuale era pari al 23%. Questi numeri evidenziano una certa stabilità rispetto al mese precedente, ma non cancellano il segnale di allerta rappresentato dal calo rispetto allo scorso anno.

Comparazione con gli anni precedenti

Guardando al passato, il calo delle immatricolazioni di gennaio del 2025 segna una diminuzione del 19,1% rispetto a gennaio 2019, la cui analisi sta destando preoccupazione nel settore. Le prospettive per i prossimi mesi non sembrano ottimistiche, con l’ipotesi di tornare ai livelli pre-pandemia considerata praticamente impossibile. Secondo il Centro Studi Promotor, ben il 70% dei concessionari intervistati a fine gennaio ha espresso una valutazione negativa riguardo al livello di nuove acquisizioni, un segnale che potrebbe compromettere ulteriormente la situazione già difficile del mercato.

Contesto economico e previsioni future

Entrando nel merito del contesto economico, l’Unrae sottolinea un generale inasprimento della situazione, con previsioni di una stagnazione a circa 1.550.000 immatricolazioni per il 2025, un dato inferiore di quasi 9.000 unità rispetto al 2024. Questo livello rappresenta oltre il 19% di riduzione rispetto ai dati del mercato pre-Covid, segnalando una regressione che perdura a sei anni dall’inizio della crisi sanitaria. Con il mercato elettrico che mostra segni di debolezza, recenti statistiche confermano una discesa della quota di auto elettriche pure, scesa dal 5,5% a dicembre al 5% a gennaio.

La questione della transizione ecologica

Per quanto riguarda la transizione energetica, le statistiche indicano un leggero miglioramento nel numero di auto elettriche in confronto a gennaio 2024, quando la quota era solo del 2,1%. Tuttavia, gli incentivi del governo per il 2025 non sembrano confermati, il che genera preoccupazioni tra i produttori e consumatori. Anche le ibride plug-in hanno mostrato una statu quo, con la quota al 3,6%. Questo quadro pone interrogativi cruciali sulla sostenibilità del mercato.

Interventi necessari per il settore

L’Unrae rivela la necessità di un quadro normativo chiaro e stabile a livello europeo, con l’introduzione di incentivi paneuropei per evitare frammentazioni e favorire una transizione ecologica allineata. Michele Crisci, presidente dell’Unrae, ha dichiarato l’importanza di misure tempestive per attenuare le conseguenze negative già avvertite dal mercato. Allo stesso modo, Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, ha evidenziato come le attuali politiche europee stiano avendo un impatto diretto sul mercato italiano. Il richiamo a un piano europeo è quindi fondamentale affinché il settore possa rimanere competitivo.

La confusione dei consumatori e le prospettive di miglioramento

In aggiunta alle difficoltà operative, il mercato si trova ad affrontare incertezze legate alle decisioni europee riguardanti il Green Deal Automotive. Massimo Artusi, presidente di Federauto, ha messo in evidenza la confusione dei consumatori, mettendo in luce la necessità di eliminare sanzioni e rivedere le politiche di emissione. Sulle richieste di neutralità tecnologica per la decarbonizzazione, la necessità di un approccio più flessibile appare essenziale affinché il mercato possa intraprendere un percorso di crescita e innovazione.

Questi sviluppi devono essere attentamente monitorati per cogliere eventuali segnali di ripresa nel panorama dell’auto italiano.

Published by
Rosa Rozzi