Nissan in difficoltà: il titolo crolla alla Borsa di Tokyo tra incertezze con Honda

Il panorama automobilistico giapponese è in tumulto dopo le ultime notizie riguardanti Nissan e Honda, due colossi del settore. Nelle ultime settimane, il titolo di Nissan ha subito un forte ribasso, perdendo quasi il 5% alla Borsa di Tokyo. Questa flessione è stata alimentata da voci sui malintesi tra le due aziende relative al progetto di integrazione, che ha generato preoccupazioni sugli sviluppi futuri della cooperazione tra le due case automobilistiche.

Le tensioni tra Nissan e Honda

Le recenti anticipazioni dei media giapponesi rivelano una proposta da parte di Honda, che prevede che Nissan diventi una sua sussidiaria. Questo cambio di rotta contrasta con gli accordi stabiliti a dicembre, che prevedevano la creazione di una holding comune, mantenendo i marchi distintivi delle due aziende. Le discussioni dello scorso dicembre miravano a unire le forze per generare una potenza automobilistica in grado di competere con i giganti come Tesla e le aziende cinesi nel mercato dei veicoli elettrici. Tuttavia, ora sembra che le mani di Honda siano più assertive, cercando di assumere il controllo operativo, il che ha generato malcontento all’interno di Nissan.

Il contesto in cui si muovono le due aziende è complesso. L’amministratore delegato di Honda, Toshihiro Mibe, aveva chiarito che l’intento della fusione non fosse un salvataggio, nonostante Nissan avesse annunciato un drastico taglio di posti di lavoro in seguito a un drammatico calo dell’utile netto del 93% nel primo semestre. Queste difficoltà finanziare rendono Nissan vulnerabile e aumentano le tensioni nella trattativa con Honda.

Relazioni e tentativi di acquisizione

Nel gennaio 2025, emergono voci di una possibile acquisizione da parte di Foxconn, il gigante taiwanese dell’elettronica che avrebbe tentato di ottenere una quota di maggioranza in Nissan. I contatti sono stati estesi anche a Renault, che attualmente detiene il 35% delle azioni di Nissan. Questa situazione orchestrata da Foxconn evidenzia le sfide che Nissan sta affrontando per mantenere una posizione solida nel competitivo mercato automobilistico.

Nissan ha vissuto anni turbolenti, con incidenti significativi come l’arresto dell’ex amministratore delegato Carlos Ghosn nel 2018, il quale ha successivamente lasciato il Giappone per rifugiarsi in Libano. Questi eventi non hanno solo scosso la fiducia nella leadership dell’azienda, ma hanno anche incrementato le preoccupazioni riguardo alla stabilità finanziaria. Gli analisti avvertono che la pesante esposizione debitoria di Nissan, che ha resistito per un lungo periodo, potrebbe aggravarsi nei prossimi due anni, mettendo in discussione la capacità dell’azienda di rimanere competitiva.

Implicazioni sul mercato e futuro incerto

La situazione attuale è una fonte di preoccupazione non solo per i dipendenti di Nissan, ma anche per gli investitori e gli analisti del settore automobilistico. Il calo del titolo ha colpito gli investitori giapponesi, allontanando capitali e alimentando dubbi sul futuro dell’azienda. La fusione proposta con Honda, che all’inizio sembrava una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti, adesso sembra un terreno minato, con interessi divergenti che rendono il raggiungimento di un accordo sempre più difficile.

Le prospettive a lungo termine per Nissan sono appese a un filo, con la necessità di ripensare strategie e alleanze in un mercato in rapida evoluzione dell’automotive. Con il crescente interesse per i veicoli elettrici e sostenibili, l’azienda dovrà rimanere agile e innovativa per affrontare questa sfida, mantenendo la propria identità e facendo fronte alla concorrenza globale sempre più agguerrita.

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Cristian Lorato