Non solo auto, arrivano le moto ibride: quali sono e come vanno

Auto moto ibride quali sono e come vanno

Delle automobili è risaputo, non si può dire però lo stesso delle motociclette ibride. Ecco quali sono e come vanno.

La Kawasaki Ninja Z e-1 rappresenta un inevitabile passo avanti nell’evoluzione dell’industria motociclistica, un settore sempre più influenzato dall’elettrificazione, così come avviene nel mondo automobilistico. Tuttavia, adattare la tecnologia ibrida alle motociclette pone sfide uniche, principalmente legate a vincoli di spazio e peso. Kawasaki ha deciso di affrontare questa sfida con la Ninja e-1, un modello che celebra il 40° anniversario della gamma Ninja, ma che potrebbe segnare un punto di svolta, o un azzardo fallimentare, nel mercato delle moto elettriche.

La scelta di Kawasaki di lanciarsi nel segmento delle moto elettriche non è casuale. Il mercato europeo, con normative sempre più stringenti sulle emissioni e un forte orientamento verso la sostenibilità, costringe i produttori a innovare per restare competitivi. Tuttavia, la transizione verso l’elettrico si scontra con una realtà culturale: molti motociclisti rimangono legati al fascino dei motori a combustione, caratterizzati da vibrazioni, suoni e odori inconfondibili. Il silenzio di una moto elettrica, pur tecnologicamente avanzato, rischia di alienare proprio quel pubblico appassionato.

Paralleli con il mercato delle automobili elettriche

Il settore delle due ruote vive dinamiche simili a quelle delle auto elettriche, dove costi elevati, infrastrutture di ricarica limitate e autonomia ridotta rappresentano ostacoli significativi. Per molti automobilisti, i veicoli ibridi rappresentano una soluzione temporanea; tuttavia, questi rimangono lontani dall’essere considerati una vera risposta alla transizione ecologica. Analogamente, le moto ibride come la Ninja e-1 si trovano a combattere contro un’inerzia culturale e tecnologica.

Auto moto ibride quali sono e come vanno
Kawasaki Ninja e-1, una moto diversa da tutte le altre (www.fergia.it – Kawasaki)

La Ninja Z e-1 mantiene l’estetica iconica della gamma Ninja, ma le sue specifiche tecniche non riescono a soddisfare le aspettative di una platea sempre più esigente. Con un motore da 11 kW (14,96 CV) e una coppia di 40,3 Nm, questa moto si posiziona nella categoria A1, equivalente a una 125 cc a combustione interna. Il peso di 137 kg e la presenza di due batterie rimovibili sembrano promettenti sulla carta, ma l’autonomia limitata e le prestazioni complessivamente modeste rappresentano un punto debole.

Il confronto con altri modelli del mercato evidenzia i limiti della Ninja Z e-1. Ad esempio:

  • BMW CE-02 e CE-04: offrono prestazioni superiori e un design più accattivante, pur mantenendo un prezzo simile.
  • Nerva Exe: con una potenza massima di 16 CV, una velocità massima di 125 km/h e un costo significativamente inferiore (6.930 euro), risulta una scelta più vantaggiosa.
  • Silence S01+ e SEAT Mo eScooter: questi modelli nazionali spagnoli offrono una potenza equivalente alla Kawasaki, ma con un prezzo di circa 6.150 euro, decisamente più competitivo.

Nonostante l’ambizione, la Kawasaki Ninja Z e-1 lascia la sensazione di un prodotto sviluppato più per adeguarsi alle tendenze che per definire nuovi standard. Con un prezzo di 9.050 euro, il modello sembra collocarsi in una zona intermedia che non soddisfa né gli appassionati del marchio, né chi cerca un’alternativa elettrica dirompente. Per conquistare il mercato, Kawasaki dovrà probabilmente rivedere la propria strategia, puntando su maggiore innovazione tecnologica e prezzi più accessibili.

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