Alcune automobili non sarebbero nemmeno malvagie, tutto sommato. Solo che nascono sotto una cattiva stella!
E’ l’incubo ricorrente di un qualsiasi costruttore, a prescindere dal suo livello di vendite e di popolarità nel mondo dei motori. Costruire un’auto “fallita” significa andare incontro allo scherno della stampa, perdere denaro e, in ultimo, anche la fiducia del pubblico. La cosa peggiore? In un settore competitivo come quello dei motori, anche un’automobile molto valida può rivelarsi un insuccesso commerciale.
Un esempio madre di questo concetto è dato dalla prima vettura che vedremo nel nostro elenco di auto fallite di oggi, ossia la NSU RO80. Costruita dal produttore tedesco che venne poi assorbito da Audi, la RO80 era un’auto bella, moderna e in grado di vincere il riconoscimento Car of the Year nel 1968, ad un anno dalla sua uscita. Questa vettura, però, finì per costare il fallimento del suo produttore a causa dei difetti di affidabilità del suo motore rotante Wankel, una tecnologia poi perfezionata da Mazda che la utilizza tuttora.
Se la sfortunata RO80 è arrivata a far fallire il suo costruttore, ci è andata molto vicina la prossima auto dell’elenco. Parliamo della bellissima Fiat Stilo, un’auto moderna, super accessoriata e ben curata…forse troppo! Introdotta nel 2001 per rivaleggiare con la VW Golf la Stilo montava accessori di enorme lusso come Cruise Control, monitor digitale e tettuccio apribile. Tutti dettagli che la rendevano molto costosa per la casa al punto che Fiat perdeva 2.410 euro per ogni esemplare venduto per una perdita complessiva pari a 2.100.000.000 euro. E’ un miracolo che Fiat si sia ripresa. Eppure, l’auto in se non era per niente male.
Fiaschi annunciati ed auto sfortunate
Tutto sommato, si può dire che estrapolata dal contesto commerciale la Stilo sia stata un’auto riuscita. Era bella, funzionale, divertente da guidare…tutto il contrario della AMC Pacer, vettura prodotta dalla ormai scomparsa American Motor Corporation nel 1975. Questa piccola vettura lanciata in un momento di enorme crisi soffriva di un’enorme crisi di identità: dalla sua linea, non si riusciva davvero a capire che tipo di vettura avessero pensato i progettisti. Il pubblico rispose tiepidamente e alla fine, la Pacer si rivelò un flop commerciale non grave quanto la Stilo ma comunque capace di indirizzare verso il fallimento la AMC stessa: una storia già vista, insomma.
Abbiamo parlato soltanto di auto che non meritavano il fallimento. Adesso, è il momento di parlare di una vettura che ebbe un enorme successo commerciale…ma solo perché costava pochissimo! Si tratta della Zastava Yugo, anche nota in occidente come Yugo SG o Yugo 45, auto prodotta nell’ex Jugoslavia. Questa vettura estremamente economica era un’utilitaria con dotazione di serie ridotta all’osso, grandi problemi di comfort ed affidabilità ed estremamente spartana. Non venne mai davvero presa sul serio dalla stampa specializzata europea, eppure vendette abbastanza da rimanere in produzione per 19 anni.
Il mercato automobilistico sa essere spietato, poco ma sicuro. Abbiamo visto però che non soltanto le auto peggiori rischiano di fallire. A volte, un investimento poco accorto di un marchio anche molto affermato può causare un disastro. E a pagare, spesso e volentieri, sono i lavoratori dell’azienda stessa!