Renault, la rassicurazione sul futuro di Clio e Captur - Fergia.it
La casa francese Renault si è rivolta direttamente ai clienti – preoccupati – riguardo quello che accadrà a due modelli ormai molto apprezzati dai compratori del brand francese; questa dichiarazione mette il punto alla questione.
Renault ha recentemente chiarito le sue intenzioni riguardanti due dei modelli più noti e amati, la Clio e la Captur. Queste vetture iconiche non sono affatto sul punto di scomparire dal mercato. Infatti, Gilles Vidal, il designer di riferimento del marchio francese, ha confermato che l’azienda non solo continuerà a produrre questi modelli, ma ha anche in programma di espandere la sua gamma con automobili dall’impronta futuristica.
Sebbene ci siano state voci che suggerissero il termine della produzione di Clio e Captur, le affermazioni di Vidal hanno sgombrato il campo da dubbi. Questi modelli non stanno per essere messi da parte, anzi, il desiderio è quello di mantenere un equilibrio fra il tradizionale e l’innovativo. Vidal ha parlato di un nuovo corso per Renault, caratterizzato da un equilibrio fra le cosiddette “Legendary Icons” come la R5, R4 e Twingo, e le “Future Icons” che includono auto come Megane e Scenic. Egli ha affermato che i veicoli del marchio non sono solo un omaggio al passato, ma intendono guardare anche al futuro e rispondere alle necessità dei consumatori moderni che cercano un’auto non solo nostalgica, ma contemporanea.
Il richiamo a proposte più avveniristiche è un elemento chiave nella strategia di Renault. Sebbene la Clio e la Captur abbiano radici profonde nella storia dell’automobile, l’obiettivo è quello di rimanere competitivi in un mercato che chiede sempre più elettrificazione e design minimalista. Eppure, questi modelli non devono essere visti come obsoleti o relegati ad un angolo. Al contrario, le notizie positive sugli sviluppi futuri fanno sperare molti fan della marca.
Gilles Vidal ha condiviso dettagli intriganti sul futuro delle automobili Renault. La missione del designer è chiara: mantenere l’heritage di modelli iconici mentre si punta a sviluppare nuove soluzioni sostenibili e innovative. Le parole di Vidal enfatizzano l’importanza di piattaforme elettriche separate, affinché l’intero processo produttivo non venga compromesso da scelte progettuali che potrebbero allontanare dall’obiettivo di una mobilità più verde. Laddove veicoli come la Renault 5 verranno costruiti su una piattaforma interamente elettrica, il mix di tecnologie diverse potrebbe rivelarsi controproducente.
La Clio e la Captur, pertanto, sono destinate a coesistere pacificamente con iconiche reinterpretazioni della tradizione Renault, creando così un’offerta diversificata per i clienti. Vidal, nella sua dissertazione, ha chiarito che i nuovi modelli non intendono sostituire i precedenti, ma piuttosto arricchire la gamma di opzioni disponibili per gli appassionati di automobilismo.
Un argomento di particolare interesse è quello della Renault 5, un modello che ha riscosso grande successo nel passato e che ha fatto il suo atteso ritorno. L’idea di rilanciare la R5 è emersa durante una visita di Luca de Meo, l’attuale CEO di Renault, che ha visto il bozzetto di questo rilancio e ha immediatamente esclamato che doveva diventare realtà. Quello che era inizialmente soltanto un concept ha dato origine a un progetto che ha dell’incredibile, grazie alla velocità con cui è stato sviluppato.
Il primo prototipo è stato mostrato nel gennaio 2021, e sorprendentemente, ha mantenuto molte delle caratteristiche estetiche che si possono vedere nel modello finale. Vidal ha anche chiarito che la R4 non è da considerarsi un SUV o una versione “potente” della Clio, ma piuttosto un modello che si integra perfettamente nella gamma Renault, unendo funzionalità e design accattivante.
Questi sviluppi rappresentano un periodo di innovazione per Renault, un marchio che sta cercando di navigare le sfide e le opportunità di un mercato automobilistico in rapida evoluzione. Con progetti ambiziosi e un rinnovato impegno verso la sostenibilità, la casa automobilistica francese sembra pronta a lasciare un’impronta indelebile nel futuro della mobilità.