Richiesta di un tavolo tecnico per chiarire l’uso di farmaci terapeutici e guida

Recentemente, la Lega Italiana contro l’Epilessia e la Federazione Italiana Epilessie hanno avviato una richiesta formale ai ministeri competenti per istituire un tavolo tecnico. L’obiettivo è quello di chiarire quali farmaci possono essere assunti a scopo terapeutico senza violare le disposizioni del nuovo Codice della Strada. Questa necessità è emersa in seguito all’introduzione di leggi che penalizzano chi guida dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. Le associazioni hanno messo in evidenza un’esigenza urgente: comprendere che alcuni di questi farmaci, comunemente utilizzati nel trattamento di malattie come l’epilessia, possono finire per essere trattati come sostanze vietate.

Le preoccupazioni della comunità epilettica

L’iniziativa risponde a una crescente preoccupazione all’interno della comunità delle persone con epilessia. Carlo Andrea Galimberti, presidente della Lice, ha esposto i timori sollevati da questi cambiamenti normativi, specificando che l’articolo che regola l’uso di sostanze psicotrope è stato riformulato in termini generali, non definendo con precisione cosa si intenda per “sostanza psicotropa”. Questo vuoto normativo ha portato a un comprensibile allarme tra coloro che sono costretti a fare uso di farmaci come barbiturici o benzodiazepine per gestire la loro condizione.

La mancanza di una chiara catalogazione dei farmaci anticrisi ha generato confusione, rendendo difficile per i pazienti comprendere se siano a rischio di incorrere in sanzioni durante la guida. Galimberti ha suggerito che questa sia un’occasione propizia per classificare correttamente i farmaci utilizzati nel trattamento delle crisi epilettiche, evitando così fraintendimenti e cattive interpretazioni, e distinguendoli da altre categorie di sostanze soggette a restrizioni.

La distinzione dei farmaci anticrisi

Le associazioni hanno ribadito che i farmaci utilizzati per il trattamento dell’epilessia, comunemente noti come farmaci anticrisi, non dovrebbero essere considerati equiparabili a sostanze stupefacenti. Questi medicinali, quando assunti nel rispetto delle indicazioni terapeutiche, non producono alterazioni psico-fisiche tali da compromettere le capacità necessarie alla guida. Inoltre, la legislazione in materia di rilascio e rinnovo della patente di guida, introdotta nel 2010, non prende in considerazione l’assunzione di farmaci anticrisi. Infatti, è previsto che le persone che non hanno crisi da almeno un anno, o che manifestano solo crisi non associate a perdita di coscienza, possano circolare liberamente anche se in trattamento con tali farmaci.

Le informazioni fornite dalle associazioni sono cruciali per salvaguardare i diritti dei pazienti. È essenziale che i legislatori e le autorità sanitarie considerino queste posizioni per garantire che gli utenti con epilessia non subiscano discriminazioni ingiustificate. Un eventuale chiarimento da parte dei ministeri potrebbe essere determinante nel garantire un accesso equo e sicuro alla guida per coloro che seguono trattamenti farmacologici regolari.

La necessità di un nuovo dialogo normativo

Il dibattito sulle norme relative all’uso di farmaci per il trattamento di patologie come l’epilessia evidenzia l’importanza di una comunicazione trasparente tra pazienti, professionisti del settore sanitario e legislatori. La richiesta di un tavolo tecnico rappresenta un passo fondamentale per discutere apertamente le problematiche legate alle nuove normative.

È imprescindibile che le politiche pubbliche riflettano le necessità reali dei pazienti e delle loro famiglie, considerando la loro qualità della vita e il diritto a una mobilità sicura. Stabilire regole chiare e basate su evidenze scientifiche riguardo all’utilizzo di farmaci terapeutici potrebbe essere un modo efficace per garantire sia la tutela della salute pubblica sia il rispetto dei diritti individuali. Una maggiore chiarezza normativa aiuterebbe a prevenire possibili incomprensioni e permetterebbe a chi vive con l’epilessia di condurre la propria vita in modo più sereno e senza timori legati alla guida.

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