Questo scooter ha un dettaglio che sconvolge tutti: non serve nemmeno il motore elettrico, si carica solo uscendo di casa.
Al mondo esistono tantissimi veicoli che hanno fatto della loro capacità di utilizzare una fonte di energia “alternativa” a dire poco per azionare il loro motore una caratteristica degna dell’attenzione di esperti e potenziali clienti. Nel corso della storia abbiamo assistito all’utilizzo di auto con motore a caffè, acqua e perfino escrementi in grado di risparmiare moltissimo su benzina e diesel.
Al giorno d’oggi però ci manca ancora una vettura che sia completamente alimentata con la fonte di energia rinnovabile a cui chiunque abbia la fortuna di vivere in un paese con un bel clima potrebbe teoricamente accedere. Ci riferiamo ovviamente all’energia solare, utilizzabile tramite gli appositi pannelli che stanno iniziando ad essere molto diffusi anche da noi in Italia.
Diversi brevetti relativi ad automobili di questo tipo come la famosa Lightyear presentata qualche anno fa hanno iniziato a farsi largo sul mercato ma parliamo di una tecnologia ancora imperfetta, difficile da applicare a dei veicoli a quattro ruote. Qualcuno ha pensato che forse sarebbe stato più semplice montarla su un mezzo a due ruote, più leggero e di conseguenza facile da modificare dal punto di vista logistico: il risultato lo vedete qui sotto!
Motorino ad energia solare; non è un sogno, è una realtà!
Il progetto in questione si chiama Otherlab Lightfoot: il nome dello sviluppatore è un consorzio di ingegneri, scienziati ed esperti che si sono uniti per cercare di costruire veicoli a basso impatto ambientale in California, dove tra l’altro sono nati tanti costruttori di auto elettriche. Non abbiamo conferma di questo ma è possibile che il nome Lightfoot non sia casuale riferendosi alla bassa impronta ecologica che il suo utilizzatore potrebbe avere, guidando un mezzo di questo tipo, praticamente il meno inquinante mai visto.
Il piccolo scooter è letteralmente un pannello solare su ruote con un sellino per un guidatore, rigorosamente fornito di un casco, forse non comodissimo da guidare ma si tratta pur sempre di un esperimento. I due pannelli da 120 Watt catalizzano l’energia solare alimentando la batteria che muove il mezzo per un’autonomia, a cielo sgombro si intende, pari a 32 chilometri a cui sommare i 60 ottenibili caricando la suddetta batteria con metodi convenzionali.
Al di là dei suoi evidenti limiti dal punto di vista logistico e strutturale – dopo tutto si tratta pur sempre di un prototipo – il mezzo che ha preso ispirazione dall’estetica della Piaggio Vespa nostrana è sicuramente un passo in una direzione mai percorsa prima. Chissà che tra qualche anno non salti fuori un “Elon Musk dei pannelli solari” pronto a produrlo in serie…