Chiaramente, il colosso europeo ha i suoi piani per il futuro. Questi piani non sembrano lasciare molto spazio alle automobili con motore tradizionale.
Un cambiamento significativo si preannuncia nel settore automobilistico europeo con l’avvicinarsi delle nuove normative sulle emissioni di CO2. A partire dal 2025, ogni brand dovrà adeguarsi a limiti rigorosi, con il rischio di sanzioni pesanti per chi non rispetta tali regole. Questo scenario sta muovendo le casse automobilistiche a rivedere le loro strategie, e Stellantis non è da meno, cercando di bilangiare le vendite e l’offerta nel mercato delle auto elettriche.
Dal 2025, l’Unione Europea ha fissato un tetto alle emissioni di CO2 delle auto vendute, stabilendo che la media non potrà superare i 95 g/km. Ciò implica che le case automobilistiche s’impegnano a ridurre drasticamente la propria impronta di carbonio, pena l’introduzione di multe severe. Per i costruttori, questa è una vera e propria sfida. Alcuni brand, come Stellantis, hanno già cominciato a porsi domande su come affrontare questa situazione. L’associazione europea di costruttori auto, Acea, sembra avere opinioni diverse rispetto a Stellantis, le cui richieste di rinvio rispetto ai limiti di emissioni sono state considerate esagerate da altre case.
In un contesto di crescente attenzione per le questioni ambientali, i costruttori devono correre ai ripari. Le sanzioni economiche che potrebbero derivare dal mancato rispetto delle leggi sulle emissioni non sono un problema da prendere sottogamba. Di fatti, si sono aperte delle discussioni accese tra Stellantis ed Acea. Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, sta cercando di trovare un equilibrio tra la tradizionale produzione di auto a motore termico e l’emergente domanda di auto elettriche.
Ultime dichiarazioni dalla dirigenza di Stellantis
Jean-Philippe Imparato, il neoeletto COO di Stellantis Europa, ha illustrato la strategia della compagnia in un’intervista rilasciata a Automotive News durante il Salone di Parigi 2024. Il manager ha specificato che l’azienda punta a raddoppiare la quota di vendite di veicoli elettrici nel 2025, mirando a una quota del 24%. Un obiettivo ambizioso, ma non privo di ostacoli. Come ormai noto, la domanda di auto elettriche resta spesso al di sotto delle aspettative nei mercati europei, come in Italia e Spagna, dove le immatricolazioni faticano a decollare.
“Produciamo solo in base agli ordini”, ha affermato Imparato, sottolineando l’importanza di mantenere una solida linea di motori a combustione interna per affrontare le diverse esigenze di mercato. Mentre alcuni Paesi come l’Olanda spingono per una quota di immatricolazioni elettriche al 50%, in altre regioni non si attesteranno nemmeno vicino al 20%. Un problema che richiede soluzioni adattive per garantire la competitività del Gruppo in un contesto così vario e in continua evoluzione.
Iniziative per promuovere le vendite di veicoli elettrici
Oltre alla strategia di ottimizzazione della produzione, Stellantis ha anche in programma di incentivare i concessionari attraverso premi per chi riuscirà a incrementare le vendite di veicoli elettrici. Quest’azione mira a stimolare l’interesse nei confronti delle auto sostenibili, rendendo i concessionari più motivati a promuovere modelli di veicoli elettrici. Queste misure potrebbero rivelarsi fondamentali per aumentare la penetrazione sul mercato e raggiungere il target del 24% di vendite di vetture elettriche che l’azienda si è imposta.
La strategia di Stellantis non si ferma qui. In collaborazione con Leapmotor, il brand cinese di auto elettriche di cui possiede il 20%, il Gruppo è pronto a fare il grande passo nel mercato europeo. Modelli come la C10 e la T03 stanno già attirando l’attenzione, e nel 2025 si unirà alla gamma anche il SUV B10. Con una linea di prodotto che espande le sue offerte elettriche, Stellantis spera di rafforzare la propria posizione nel settore e di ottenere un vantaggio competitivo sull’ambiente delle vendite.
Le sfide future nell’elettrificazione del settore
Con l’intenzione di spingere sull’acceleratore delle vendite elettriche, il cammino è segnato da alcune sfide notevoli. Sebbene l’azienda stia adattando la produzione e includendo modelli cinesi nella sua offerta, il cambiamento della mentalità dei consumatori e l’infrastruttura di ricarica rimangono delle criticità da affrontare. Questo settore è caratterizzato da una crescente penetrazione di veicoli elettrici, ma resta una questione di maggiore consapevolezza e praticità per gli acquirenti.
I concessionari giocheranno un ruolo cruciale in questa transizione, eppure, il successo finale dipenderà anche da come i paesi europei si adatteranno alle normative imminenti. Con la pressione crescente e le aspettative alte, l’industria automobilistica è davanti a una vera e propria rivoluzione. Rimanere al passo con i cambiamenti normativi e le aspettative dei consumatori sarà fondamentale per le aziende che desiderano prosperare.