Torino: crescita della motorizzazione e sfide ambientali nel 2025

La città di Torino si distingue in Italia per il suo elevato tasso di motorizzazione, con 69 auto ogni 100 abitanti. Questa cifra segna un aumento rispetto all’anno precedente e supera di gran lunga l’obiettivo fissato per il 2030, che mira a limitare il numero di veicoli privati a meno di 35 ogni 100 abitanti. Parallelamente, il tasso di incidentalità rimane stabile, evidenziando 5 incidenti ogni mille residenti. Queste informazioni sono state diffuse da Legambiente in occasione della sesta tappa della campagna “Città2030, come cambia la mobilità”, che coinvolgerà venti città italiane.

Il tasso di motorizzazione in aumento a Torino

Torino si trova in una posizione di preminenza nella classifica nazionale per il tasso di motorizzazione, con i suoi 69 veicoli ogni 100 abitanti. Questo aumento di 8 unità rispetto al 2023 solleva attenzione, specialmente in considerazione degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione europea. Entro il 2030, l’Italia è chiamata a ridurre il numero medio di auto nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria e la mobilità urbana. I dati attuali mostrano chiaramente una tendenza opposta, che potrebbe rappresentare una sfida significativa per le autorità locali e nazionali.

La crescita del numero di auto private potrebbe complicare gli sforzi per migliorare la mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento. Nonostante ciò, la città può contare su una rete di trasporti pubblici ben sviluppata, con la seconda rete tramviaria più estesa del paese. Tuttavia, l’affidamento sulle auto private rimane molto forte. Il contrasto tra la presenza massiccia di veicoli privati e l’esistenza di mezzi pubblici efficienti pone interrogativi sulla direzione futura della mobilità a Torino.

I dati sull’inquinamento atmosferico

I dati sull’inquinamento resi noti da Legambiente rivelano che le concentrazioni di inquinanti atmosferici a Torino sono sotto il livello di allerta. Tuttavia, l’agenzia avverte che sarà necessario adottare misure più severe per rispettare le future normative europee. È richiesto un abbattimento del 25% delle polveri sottili e del 36% del biossido di azoto, tutti parametri fondamentali per la salute pubblica. Queste cifre mostrano un contesto in rapida evoluzione, in cui le autorità locali devono pianificare nuove misure per affrontare in modo efficace il problema dell’inquinamento atmosferico.

L’analisi di Mal’Aria, in particolare, mette in luce le preoccupazioni relative agli sforamenti dei limiti di PM10 nelle centraline di monitoraggio. Torino ed Asti hanno registrato 55 e 37 superamenti, rispettivamente, oltre il limite consentito di 35 giorni all’anno. Anche se nessuna città piemontese ha attualmente violato i limiti annuali, le nuove normative europee potrebbero complicare ulteriormente la situazione. A parte Biella, Cuneo e Verbania, gli altri capoluoghi piemontesi non rientrerebbero più nei parametri stabiliti.

Le opzioni di mobilità alternative a Torino

In risposta alla crescente densità di auto private, Torino sta investendo in soluzioni di mobilità alternativa. La città ha ampliato la sua offerta di sharing mobility, con un’ampia flotta di mezzi elettrici. Attualmente, gli utenti possono contare su circa 3.600 auto in free-floating, 2.300 biciclette, 650 scooter e 3.000 monopattini, di cui il 65% totalmente elettrici. Questi servizi rappresentano un passo avanti significativo nella creazione di una città più ecologica e accessibile.

Tuttavia, nonostante questi sforzi, il trasporto su ferro in Piemonte continua a mostrare carenze significative. Con 776 corse giornaliere nel 2023, il sistema ferroviario del Piemonte è stato classificato come uno dei peggiori d’Italia, con frequenti sospensioni e rallentamenti. È evidente che, sebbene esista un potenziale per migliorare l’infrastruttura della mobilità, ci sono ancora molte sfide da affrontare nel favorire una transizione efficace verso un sistema di trasporto più sostenibile.

In sintesi, Torino si trova in una situazione complessa, con un mix di opportunità e sfide che caratterizzano il suo ambiente urbano e la mobilità. Se da un lato cresce il numero di veicoli privati e l’inquinamento rappresenta una preoccupazione, dall’altro si registrano sforzi significativi per offrire alternative più sostenibili. La chiave sarà mantenere un dialogo aperto tra i cittadini, le autorità e le organizzazioni ecologiste, affinché il futuro della mobilità a Torino possa essere sostenibile e vantaggioso per tutti.

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