Vespa 400, il modello in collaborazione con Fiat fa esultare gli appassionati: altro che scooter

Vespa 400 modello Fiat Piaggio

Vespa 400, il modello che è stato creato in collaborazione con la Fiat è veramente unico. Questa sì che è una storia che ha dell’incredibile.

Vespa e Fiat sono assolutamente fra le più grandi icone delle due e delle quattro ruote. In modo diverso, entrambe hanno realizzato veramente momenti a dir poco epici per i rispettivi mercati.

Pensiamo a Fiat, che nel corso della sua lunga storia ha portato avanti svariate collaborazioni di spicco. Una delle più particolari, è certamente quella riguardante la partnership con il brand Vespa. Ma di cosa si tratta nello specifico? Nelle prossime righe approfondiremo quella che è una storia decisamente passata e ai limiti del controverso, e proprio per questa ragione merita eccome di essere riesumata.

Vespa 400: la storia di una collaborazione unica

La Vespa 400, un modello che incarna spirito e caratteristiche di un’icona motoristica italiana, prodotta in Francia e commercializzata ovunque tranne che in Italia. Sembra l’inizio di una barzelletta, e invece si tratta di uno dei modelli più interessanti e particolari del settore ingegneristico europeo. Tutto è iniziato quando Piaggio decise di abbandonare l’aeronautica nel 1944 per dare il via allo sviluppo della futura Vespa. Il motivo di questa scelta è strettamente legato al fatto che in molte aziende già nel 1943 credevano nella possibile caduta di Benito Mussolini e del regime fascista, cosa che avvenne non troppo tempo più tardi.

Vespa 400 modello Fiat Piaggio
Vespa 400, la piccola auto unica in tutti i sensi (www.fergia.it – Bonhams)

In seguito, con la nascita e il conseguente successo della Vespa, Piaggio decise di puntare sulla costruzione di una piccola macchina dotata di motore a due tempi: nacque così la Vespa 400 nel 1957. L’obiettivo era quello di offrire un’auto semplice, facile da guidare e soprattutto economica. Il problema, però, fu che il ’57 era lo stesso anno in cui venne il momento della produzione della 500. A causa delle similitudini meccaniche e tecniche delle due piccole auto, la Fiat minacciò la Piaggio di lanciare un proprio scooter, se la Vespa 400 fosse stata prodotta anche in italia (questo fu l’accordo fra le parti). E così, grazie all’appoggio di ACMA, (piccolo costruttore francese) che realizzava già la Vespa su licenza, la produzione della microcar del brand motociclistico avvenne in Francia. Il mercato principale di quest’auto divenne proprio quello francese.

Vespa 400: caratteristiche, difetti e fine anticipata

Tale veicolo montava un motore da 14 CV di potenza massima e pesava 350 chili: in più, deteneva la velocità massima di 90 chilometri orari. I consumi, poi, erano ridotti. Il grande difetto, insieme alla pessima insonorizzazione, della 400 era il fatto che i clienti erano costretti a mescolare olio e benzina (un classico per un motore a due tempi). Alla campagna pubblicitaria della Vespa 400 partecipò anche il cinque volte campione del mondo di F1 Juan Manuel Fangio, in ogni caso purtroppo non fu un particolare successo commerciale.

Vespa 400 modello Fiat Piaggio
Vespa 400, commercialmente limitata: oggi costa davvero tanto (www.fergia.it – Bonhams)

Contribuì, va detto, anche l’apparizione nel ’59 della Austin Mini e l’accesso dei nuovi ceti medi ad auto come la 600 e la Dauphine. Riuscì comunque a vendere quasi 2.000 unità nel solo mercato statunitense. Oggi può arrivare a costare oltre 40.000 euro (come accaduto sul sito Bonhams), con i collezionisti di tutto il mondo pronti a tutto pur di acquistarne una. La storia della Vespa 400, come avrete intuito, è davvero incredibile, insomma, per un veicolo certamente unico nel suo genere. Poteva essere ricordata maggiormente con un po’ più di fortuna, ma mal di poco: Piaggio/Vespa sono diventate colossi delle due ruote, e va benissimo così.

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